L'estate del 1990 è ricordata come l'estate del delitto di via Poma. Tutta l'Italia è coinvolta dall'omicidio di Simonetta e anche gli inquirenti affrontano il caso con troppa passione ed eccessiva emotività. E' questa forse la causa che fa partire le indagini col piede sbagliato. Inizialmente infatti ci si concentra sul portinaio Pietrino Vanacore, su Federico Valle, sull'ambiente di lavoro, e tutto finisce però in una bolla di sapone. A confermare che quello di via Poma è un delitto carico di interrogativi non risolti, si aggiunge il misterioso suicidio di Pietrino Vanacore, avvenuto solo tre giorni prima della sua deposizione nella Corte d'Assise di Roma dove veniva processato Raniero Busco.