Per Fausto Morra e la sua azienda agricola è un giorno speciale. Come ogni anno si stanno per raccogliere quintali di pannocchie pronte a sfamare i numerosi bovini presenti nelle stalle. È una festa per la famiglia, i dipendenti, l’intero territorio. Ma Fausto nasconde un segreto, il suo successo non è esente da compromessi e Paolo, un solerte ispettore del Distretto Veterinario, sta per svelarli tutti. A Fausto restano solo due opzioni: confessare o insabbiare. E in ogni caso sa che sarà una strada senza ritorno.
Fausto riapre gli occhi in ospedale. La notte della festa ha avuto un incidente ed è rimasto in coma per cinque lunghi anni. Fuori tutto è cambiato. Gloria, la moglie, ha avviato una relazione con Michele, agronomo e miglior amico di Fausto. Lorenzo, il primogenito, ha rivoluzionato l’azienda passando al biologico. Milena, la secondogenita, è in partenza per il Canada. Viola, la più piccola, è ora un’adolescente irrequieta e c’è pure un figlio concepito la notte dell’incidente. Ma qualcosa è rimasto uguale. Qualcuno ancora indaga su di lui, Ernesto Baldoni, l’ex direttore del Distretto ed ex responsabile di Paolo, convinto che Fausto lo abbia ucciso e ne abbia nascosto il cadavere.
Fausto è di nuovo a casa, e alla riabilitazione fisica si aggiunge quella psicologica. Sono tante le novità che va scoprendo. In particolare gli è indigesta la rivoluzione compiuta dal figlio. Quando pensa al passato, rìcorda infatti un’azienda solida, una famiglia felice. Ma la dottoressa Madrigali, la psichiatra che lo ha in cura, gli insinua il dubbio…
A conferma che il passato non è così limpido come ricorda, Fausto scopre di aver avuto un’amante e, tramite lei, ricostruisce, passo dopo passo, le circostanze che sette anni prima l’hanno portato a scendere a patti con se stesso pur di salvare l’azienda. Ma è il presente che pone gli interrogativi più pressanti.
L’azienda è sull’orlo del fallimento: le banche non accettano più di fare credito e Lorenzo ammette di aver fatto il passo più lungo della gamba. E così, dopo cinque anni di inattività e con ancora i postumi del coma a fiaccarne il fisico, Fausto è costretto a riprendere in mano le redini della sua azienda. Il suo piano è di tornare all’antico…
Prima di dare il via alla restaurazione Fausto ha però bisogno di fare chiarezza sulla notte dell’incidente e sulla scomparsa di Paolo. La sua memoria infatti si è sbloccata e ora ricorda di aver scavato una buca nel terreno la notte dell’incidente. Con l’aiuto di Elia, un vecchio bracciante, ritrova il luogo della sepoltura e torna a scavare per scoprire tutta la verità.
Fausto scopre di essere stato un truffatore, ma non un assassino. Così, seguendo il suggerimento di Elia, cerca di archiviare il passato e ricominciare insieme alla moglie Gloria. Intanto, l’agronomo e Lorenzo decidono di portare avanti un sogno comune, un piccolo birrificio artigianale. Baldoni, invece, è ancora convinto che Fausto sia un bugiardo…
Fausto deve combattere contro una bomba d’acqua che minaccia la semina. Ma non è l’unico fronte di crisi. La tenacia di Baldoni dà i suoi frutti. L’ispettore intatti trova una relazione tra la scomparsa di Paolo e la truffa e riesce a far riaprire le indagini. E mentre la pioggia distrugge le fragili piantine, Fausto ha una nuova inquietante visione…
Una zona paludosa. È qui che Fausto ricorda di aver gettato il cadavere di Paolo. E Baldoni e i sommozzatori della Polizia sono già sul posto per ritrovarlo. Per questo intende costituirsi. Ma niente andrà come previsto.
Un perfetto capro espiatorio. A Fausto viene offerta l’insperata possibilità di farla franca. Un’idea che gli è difficile accettare, perché la famiglia diverrebbe lo specchio dei propri fallimenti. L’infelicità di Lorenzo, le nuove bugie raccontate a Gloria, il sogno a cui Milena sta rinunciando per lui, la brutta vicenda in cui si infila Viola, le difficoltà a relazionarsi con Martino, davvero Fausto riuscirà a sopportare tutti questi pesi?
Fausto decide di compiere la scelta giusta. Proprio in quel momento però la sua memoria libera l’ultimo inquietante ricordo. Un dettaglio capace di ribaltare ogni certezza e illuminare l’intera vicenda di una luce ancora più cupa e tragica. E questa volta Fausto vuole andare fino in fondo, pronto anche a rischiare la propria vita pur di scoprire la verità.
Ricercato dalla Polizia, braccato dai nemici, tradito da chi credeva vicino: Fausto ormai non può più tidarsi di nessuno. Non gli resta che rivolgersi all’unico che in fondo ha sempre dimostrato una moralità indiscussa: il suo cacciatore. Solo lui potrà aiutarlo a scoprire una volta per tutte la verità e gli permetterà di ritrovare finalmente la strada di casa.
Il commissario Leonardi ritrova Fausto Morra completamente ricoperto di sangue davanti ad un corpo esanime. Tre mesi prima l'uomo è uscito di galera ed è tornato a casa, accolto da sua moglie Gloria, dai figli Milena, Viola, Lorenzo e Martino, pronto a partecipare alle nozze del primogenito con la sua ragazza, Irene. Ma il giorno della celebrazione la donna non si presenta all'altare: sembra scomparsa nel nulla.
A seguito della denuncia fatta da Ernesto Baldoni, i sospetti sulla scomparsa di Irene si concentrano sul primogenito di Morra, Fausto, che, durante un serrato interrogatorio condotto dalla Caronia, ammette che la ragazza aveva scoperto un suo tradimento a pochi giorni dalle nozze. Nel frattempo un batterio contagia tutti i fusti di birra costringendo, così, i Morra a rinunciare a gran parte della loro produzione e portando il birrificio sul lastrico.
Con il passare delle ore la famiglia Morra è sempre più sconvolta sia per la scomparsa di Irene che per l'arresto di Lorenzo. Ma nel momento più buio si riaccende una speranza: Viola dice di aver visto la ragazza in una farmacia notturna di Torino. Insospettito dall'acquisto di alcuni farmaci contro l'epilessia , Fausto collega così la scomparsa della donna a quella di Davide, un bimbo ospitato proprio nella casa famiglia dove lavorava Irene.
Con il rilascio di Lorenzo nuovi problemi si affacciano sull'azienda dei Morra che rischia il fallimento, la famiglia discute così di cedere parte della proprietà ai Mazzei per sanare i debiti. Valerio, con cui Milena ha una relazione segreta, spinge per abbassare i costi di produzione con l'acquisto di prodotti dall'estero, eliminando la politica del Km0 portata avanti da Lorenzo. Nel frattempo, le ricerche del piccolo Davide continuano.
Le ricerche per ritrovare Irene continuano. Lorenzo non si dà pace e il commissario Leonardi gli mostra un video sconvolgente e inequivocabile da cui si evince che la ragazza si è tolta la vita gettandosi nel Po. Nel frattempo, al birrificio, dopo un controllo da parte di Fausto, si evince che qualcuno abbia manomesso i fusti: la contaminazione è stata quindi frutto di un sabotaggio. Per il giovane Morra la principale sospettata dell'operazione è Emma.
Mentre Fausto e Lorenzo sono sulle orme di Emma, Federico, il figlio di Valerio e Giulia incomincia improvvisamente a stare molto male. I genitori decidono di ricoverarlo in Ospedale, lo stesso in cui Milena svolge il suo tirocinio in medicina. Gloria si rende conto di essere più sbadata del solito, dimentica le cose e teme di avere l'Alzheimer. Inizialmente ha paura di svelare il suo segreto al marito Fausto, ma poi si libera e gli racconta tutto quello che le sta succedendo.
Mentre Lorenzo segue le tracce di Davide, Fausto e Gloria, preoccupati per Milena, la trovano coinvolta in un tragico incidente. Operata d'urgenza in ospedale, si scopre che la donna ha dei segni sul collo che si pensa siano stati causati da Valerio, che l'avrebbe investita dopo un tentativo di aggressione.
Fausto convince Ernesto a partire per Praga per visitare gli stabilimenti della Novak e trovare le fonti dell'utilizzo dei pesticidi. Nel frattempo, le condizioni di Gloria si aggravano e la donna decide, finalmente, di consultare un neurologo che sembra confermare i suoi terribili sospetti. Rientrati in Italia, Fausto ed Ernesto cominciano l'analisi dei campioni che risultano puliti.
Fausto viene arrestato perché trovato accanto a un corpo esanime in un lago di sangue e con un'arma in mano, l'interrogatorio successivo sembra confermare il coinvolgimento di Morra nell'accaduto e le analisi della scientifica forniscono delle prove importanti. Ma la verità è ancora lontana, e l'uomo sembra sapere molto di più di quanto dice.
Milena ritrova Gloria, sua madre, che vaga nei campi in stato confusionale ricoperta di sangue, pur non essendo ferita. La ragazza, venuta a sapere della morte di Mauro e dell'arresto del padre Fausto, comincia a sospettare che la donna sia in qualche modo coinvolta negli avvenimenti che hanno portato il marito in carcere.
Il commissario Leonardi ritiene colpevole dell'omicidio Gloria che, pur risultando negativa all'Alzheimer, continua a non ricordare nulla di quel giorno. Lorenzo, invece, ha dei sospetti sul sabotaggio del birrificio e riferisce al padre di aver riscontrato delle incongruenze tra le analisi del loro laboratorio e quelle della Asl dove lavora Ernesto. Fausto capisce subito che c'è una talpa all'interno dell'azienda.
Per aiutare Gloria, ancora incriminata dell'omicidio, Fausto e le figlie decidono di riascoltare i ricordi della donna incisi sul suo registratore personale, scoprendo così la verità su tutto quello che è successo. Veronica ha un'intuizione che potrebbe spiegare i motivi del sabotaggio del birrificio e per andare a fondo sulla faccenda, Fausto e Lorenzo si recano a Praga. Nella capitale ceca si imbattono in una persona inaspettata.