Giovedì 19 aprile, a partire dalle 21:05, andrà in onda la terza puntata della nuova stagione di C’è Spazio. Dopo aver esplorato il futuro dell’Intelligenza artificiale e della robotica e approfondito le lezioni che la scienza ha saputo trarre dagli insuccessi, a volte anche tragici, che hanno caratterizzato la storia dell’esplorazione spaziale, il programma rivolge la sua attenzione alla fisica e, in particolar modo, allo studio degli elementi fondamentali che costituiscono la realtà che ci circonda, le particelle elementari. E quale posto migliore per comprendere lo stato delle nostre conoscenze in quest’ambito, se non il luogo dove è stato scoperto il Bosone di Higgs? C’è Spazio si è quindi recato al Cern, il Centro europeo per la ricerca nucleare di Ginevra, per raccontare le frontiere della nuova fisica. Ci sono ancora particelle da scoprire o dobbiamo iniziare a ripensare la teoria, il Modello Standard, che descrive questi elementi? In studio, insieme a Letizia Davoli all’astronauta italiano Umberto Guidoni, a Giuseppe Pinetti e allo youtuber Adrian Fartade, Guido Tonelli, docente di fisica presso l’università di PISA e ricercatore dell’INFN, a capo di uno dei due strumenti che nel 2012 verificarono l’esistenza della cosiddetta Particella di Dio. C’è Spazio è patrocinato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), da quella italiana (ASI), dall’Istituto Nazionale di astrofisica (INAF) e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).