Roma, 1938. Il regista tedesco Hans Trenk (Carlo Hintermann), tiranneggiando maestranze e cast, sta girando un film in costume, durante il quale muore l'attore protagonista Armando Flauti (Gianrico Tondinelli). Si tratta di un caso misterioso e delicatissimo per i rapporti italo-tedeschi, per occuparsi del quale il Questore (Renzo Giovampietro) vorrebbe il commissario De Vincenzi (Paolo Stoppa), chiamato nella capitale proprio in quei giorni in qualità di "consigliere psicologico".