Di personaggi con un carattere difficile e un comportamento più da gangster che da professionista, l’NBA ne ha visti passare parecchi, ma pochi con il talento di Latrell Sprewell. Questo ragazzo ha avuto un infanzia un po' difficile in quanto il padre picchiava sia lui che la madre, mentre a 17 anni era già diventato padre per la prima volta, con la prima ragazza. Dopo l’High school andò in un piccolo college chiamato Three RIvers Community College, dove passò solo 2 anni, in quanto stupì per le sue doti tecniche e atletiche e passò quindi alla più quotata univeristà dell’Alabama. Nel 1992 avvenne il grande salto, entrò nell’NBA con la 24esima chiamata al Draft da parte dei Golden State Warriors. Assolutamente un grandissimo colpo da parte della franchigia di San Francisco. Infatti nel giro di pochi anni, guidato da Coach Don Nelson, “Spre” diventa una delle migliori guardie del campionato. Tutto sembra andare per il meglio, finchè non avviene l’aggressione al nuovo capo allenatore dei GSW, P.J. Carlesimo. Spreweel viene sospeso dall’NBA per un anno e rimane senza squadra. Ovviamente dopo l’accaduto molte squadre nutrivano forti dubbi sul suo conto, sopratutto per l’impatto che avrebbe potuto avere con lo spogliatoio e gli allenatori. Gli unici che decisero di puntare su di lui, furono i New York Knicks, dove rinacque cestisticamente arrivando anche a sfiorare il titolo nel 1999. A NY passò 3 anni, poi venne ceduto a Minesota. Spre era diventato uno dei migliori giocatori di tutta la Lega e al momento del rinnovo volle un ingaggio da miglior giocatore della Lega. I T-Wolves gli offrirono “solo” 7 milioni di dollari all’anno, che lui reputò un insulto. Decise di andarsene e smettere di giocare. Il vecchio Spre era tornato, questa volte per sempre. Da quel giorno non si seppe molto di lui, se non per un arresto.