Il Kirghizistan è di fatto un immenso altobiano che scende raramente sotto i 3000 metri. La vita tra queste Montagne è difficile, quindi buona parte della popolazione kirghisa è ancora nomade e vive in piccoli accampamenti di yurte che sorgono lungo le principali strade. Da queste tende gli uomini (e per essere considerati tali basta saper cavalcare) raggiungono le valli più isolate, dove pascolano le mandrie di yak. I cavallo rimane ancora il mezzo di trasporto più adatto alle esigenze dei pastori ed alle strade del Kirgbizistan, ma ormal ogni famiglia nomade possiede anche un auto che tiene parcheggiata vicino alla yurta. Oltre il passo di Torugart ci attende la Cina, un continente di cui nelle prossime settimane visiteremo le regioni più remote. Tra Kashgar, da secoli crocevia di popoli, religioni e traffici, e la Cina tradizionale si estende l'immenso deserto del Taklimakan, conosciuto anche "bacino del Tarim", vasto quasi quanto l'Italia intera. Due carovaniere aggirano il grande