Due giovani prostitute dell'est vengono bruciate vive all'interno di un'auto di lusso. Una di esse muore ma l'altra riesce a sopravvivere seppure le sue condizioni appaiano gravissime. Il racket della prostituzione è messo sotto assedio: vengono in primo piano i nuovi protagonisti e le loro atrocità, le torture, le ritorsioni efferate, il rischio mortale che affronta chi prova a ribellarsi. E la spietatezza, l'astuzia, le connivenze dei nuovi aguzzini che i nostri non riescono ad inchiodare malgrado pesanti indizi e prove testimoniali. Possono solo arrestarli e farli rinviare a giudizio per crimini ormai trascorsi. Per quell'ultimo tragico evento, l'unica speranza è il racconto della ragazza sopravvissuta e ormai uscita dal coma farmacologico. Proprio il suo drammatico resoconto apre però tutt'altro scenario. L'identikit dell'assassino mostra una "faccia d'angelo" che corrisponde a qualche viso noto della gioventù "bene" cittadina dedita a perversioni voyeuristiche ed avventure estreme. Insospettabili rampolli che, dopo un momento di arrogante omertà, si accusano a vicenda. Rivelando il proprio vuoto mortale, la fragilità estrema. Tutti, tranne il regista del gruppo, che continua ad accettare e a rilanciare la sfida degli inquirenti…