L'azione ruota attorno all'equivoco negozio della periferia postindustriale dove si affittano e vendono videogiochi di ultima generazione. Prima uno dei più assidui clienti, quindi la moglie del titolare, vengono uccisi. C'è un filo rosso che lega i due delitti, avvenuti nel giro di meno di ventiquattrore. Intanto l'arma: la stessa pistola dotata di silenziatore. Poi, in entrambi i casi, un colpo solo, mortale, sparato da molto vicino, in una sorta di agguato. La ricostruzione delle vita delle due vittime suggerisce la pista dell'omicidio passionale, l'ambiente in cui si muovevano piuttosto quella di crimini maturati nell'universo esasperato del consumo e dello spaccio di droga. Ma si profila anche uno scenario ben più assurdo e inquietante. Una serie di messaggi trovati sui luoghi dei delitti fa pensare a una mente contorta con l'ossessione dei videogiochi nei quali, è noto, quando i livelli di difficoltà salgono, in progressione geometrica aumenta il livello di violenza e il numero delle vittime. Lo sconosciuto omicida potrebbe uccidere di nuovo quindi. E al centro del mirino sembra esserci una giovane donna, inconsapevole oggetto di un'ossessione mortale…