22 giugno 1941 scatta l'operazione Barbarossa: l'invasione nazista dell'Unione Sovietica. Truppe tedesche, appoggiate da truppe finlandesi, romene e ungheresi per un totale di circa 3 milioni di uomini dotati di 10 mila carri attaccano la Russia. Stalin chiamerà il popolo sovietico alla resistenza definendo il nazismo "il nemico peggiore è più perfido".