I cuginetti di Sasuke, vista la guarigione dello zio, se ne tornano a casa. Anche Ozaru se ne va, lasciando al figlio solo un vago biglietto. Sentendo la sua solitudine troppo pesante da sopportare, Sasuke comincia a vagare nel bosco, e viene attirato da uno strano bagliore. Incuriosito, si avvicina e assiste ad uno spettacolare allenamento in cui quattro giovani si gettano da un albero verso una lancia puntata verso di loro, spezzandone l'asta con la spada giusto prima di venire infilzati. Sasuke chiede ai ragazzi di insegnare quella tecnica anche a lui, e scopre così che tra quei ragazzi e un samurai, Senshiro, c'è in ballo una sfida, e la posta in palio è la possibilità di diventare maestro d'armi del signore di Inanokami. Senshiro aveva sconfitto in duello il loro padre, e così loro, per preservare l'onore della loro scuola, dovevano sconfiggere Senshiro e rimediare all'onta. Sasuke non è convinto che valga la pena di rischiare la vita per questo, e i suoi dubbi continuano a crescere quando, ad ogni duello, il ragazzo sfidante viene ucciso da Senshiro. Cerca di convincere la più piccola del gruppo, Isutsu, a desistere, ma non c'è verso di farle cambiare idea. Allora si sforza di elaborare una tecnica più efficace per sconfiggere Senshiro, ma Isutsu non lo ascolta, perchè quello che conta non è solo di vincere il duello, ma di vincerlo con la tecnica usata dal padre. Solo così la scuola avrebbe mantenuto il suo onore intatto. Così anche Isutsu perde la vita, per la disperazione di Sasuke.
Ironia della sorte: il giorno dopo il bambino incontra Senshiro, venuto a portare fiori alle tombe dei ragazzi. Il samurai gli racconta la beffa: aveva dovuto uccidere quei ragazzi, anche se non lo voleva, per ottenere il posto di maestro d'armi al castello. Ma nel frattempo il signorotto locale era stato sostituito. Tutte quelle morti e tutto quel dolore, quindi, si erano rivelati completamente inutili.