The pandemic brought society to a standstill, but from an animal’s perspective the world didn't change that much. Unless, of course, you live in a zoo. What was life like in the Salzburg zoo when no visitors were allowed? Microstories from the pavilions, enclosures, and terraria, told with Horvath’s typical sense of humor.
Esplorazione della vita nello zoo di Salisburgo durante il lockdown della primavera del 2020. Un racconto essenziale e minimalista, accompagnato solo da una colonna sonora costante, che con la macchina da presa scruta l’attività degli animali immersa in una dimensione pressoché irreale, in un tempo sospeso, distante dal vociare e dallo sguardo indiscreto dei visitatori. Scimmie, fenicotteri, coccodrilli, rinoceronti, piranha: tutti compartecipi di una situazione assurda e imprevedibile che sembra uscita da un racconto di fantascienza distopica. Osservando questo scorcio di realtà lo spettatore è tuttavia spinto a riflettere sulla condizione di clausura e cattività in cui questa fauna è costretta a vivere, prigioniera di spazi troppo ristretti e lontana dagli ambienti naturali.
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