La poliziotta Anna Manni, della squadra romana antistupro, viene mandata dal suo superiore Manetti da Roma a Firenze per trovare un pericoloso serial killer che ha già stuprato e ucciso molte donne. Alla Galleria degli Uffizi la ragazza sviene davanti a un'opera di Bruegel (Caduta di Icaro), in preda alla Sindrome di Stendhal. È un ragazzo biondo, Alfredo, a prestare soccorso per primo ad Anna. In realtà questi non è altri che il maniaco omicida: in seguito infatti s'introduce nell'albergo dove la detective alloggia e la violenta. Anna si risveglia in una macchina, dove lo psicopatico violenta e uccide un'altra vittima. Anna riesce però a fuggire e viene ritrovata dai colleghi. Il trauma subito pare non scomparire dalla sua mente e Manetti le consiglia di rivolgersi ad uno psichiatra, Cavanna.
A casa la ragazza riceve la visita di Marco, suo fidanzato e collega, che è preoccupato per lei e la riempie di attenzioni, ma Anna, ancora scioccata, lo respinge con forza, e reagisce ai desideri sessuali del giovane tentando addirittura di violentarlo come se fosse diventata un uomo. Nel frattempo l'assassino trova un'altra vittima, la commessa di un negozio che, ignara, si fa sedurre da lui e viene uccisa. Anna poi racconta a Cavanna di avere dei gravi problemi e di essere diventata masochista, quindi il dottore le consiglia di tornare da suo padre e dai suoi fratelli a Viterbo, dov'è nata. Qui ha un flashback: ricorda infatti di essere svenuta bambina, dinanzi a un'opera d'arte del Museo etrusco, alla presenza della madre prematuramente scomparsa. Anche a Viterbo, Alfredo la raggiunge, la cattura e la violenta nuovamente, incatenandola in un letto allestito dentro una grotta presso la Cascata delle Marmore. Anna si risveglia e riesce a liberarsi dalle catene; quando l'aggressore torna nell'antro, lo ferisce a morte e lo spinge in acqua.
Tuttavia le ricerche della polizia non sortiscono alcun effetto: il corpo dell'uomo non viene trovato. Intanto Anna torna a Roma, do
Detective Anna Manni (Argento) travels to Florence on the trail of a serial killer, Alfredo Grossi (Thomas Kretschmann). While visiting a museum, Anna is overcome by Stendhal syndrome, a condition which causes the sufferer to become overwhelmed when viewing great works of art. When Alfredo learns of Anna's disorder, he uses it to disable her before he kidnaps her and subjects her to a brutal and sadistic sexual attack. Although she manages to escape, Anna is left deeply psychological trauma. Alfredo continues to track her movements and is able to capture her again. This time, however, Anna turns the tables on her abductor, breaking free of his grasp, badly wounding him in the process, and knocking him into a river.
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