Un capocomico d'una compagnia di guitti itineranti capisce che il suo pubblico è stufo dei soliti drammoni e ne scrive uno nuovo sull'amore tra Mussolini e la Petacci. Il successo viene, ma a poco a poco l'attore comincia a comportarsi anche fuori dalle scene come il defunto dittatore tanto che, quando in Romagna gli fanno uno scherzo feroce dicendogli che vogliono fucilarlo, rimane deluso scoprendo che le armi sono state caricate a salve.
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