Nel tentativo di scrivere il suo nuovo film, Nino, regista settantenne ormai sul viale del tramonto, si perde in un delirio artistico e personale, in cui i ricordi e i personaggi di una vita si mescolano a quelli della storia che vuole raccontare, generando in lui un cortocircuito in cui non riesce più a distinguere tra verità e finzione.
Non di vivere mi ravvivo ma di cinema sopravvivo
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