Livornese dalla vita breve e tormentata, Dedo o Modì, come fu soprannominato, viene qui narrato da un punto di vista originale: quello di Jeanne Hébuterne, l’ultima giovane compagna che si suicidò due giorni dopo la morte dell’amato, avvenuta all’Hôpital de la Charité di Parigi il 24 gennaio del 1920. All’epoca Jeanne era incinta e lasciava una figlia di un anno. È proprio a partire dalla sua figura e dalla lettura di un passo dai “Canti di Maldoror”, il libro che Modigliani teneva sempre con sé, che si apre il docu-film che trae ispirazione anche dalla mostra “Modigliani – Picasso.
Dokument připomínající sto let od úmrtí výtvarného génia, který překonal všechny legendy a stereotypy. Od jeho kořenů v Livornu, kde se zrodilo hnutí Macchiaioli, přes Paříž, která byla centrem moderny a kde se střetával s takovými talenty své doby, jakými byli Pablo Picasso či Constantin Brâncuși, až po hluboký vztah s múzou Jeanne Hébuternovou.
Until the last minute I kept you next to me. Until the last minute I didn't want to say goodbye "sings Piero Ciampi in these notes that accompany some moments of Maledetto Modigliani, the documentary written by Valeria Parisi, director, and Arianna Marelli, after an in-depth, long and very dense period of study on the traces of artist from Livorno, his hometown that, in fact, Modigliani never spiritually left, up to Paris. A study on the figure of the famous painter narrated in first person by Jeanne Hébuterne, his last beloved, the most painful and special of her lovers.
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