Cencio è un ladruncolo romano di borgata, la cui vita è un continuo alternarsi di abili truffe e soggiorni al carcere di Regina Coeli. È da sempre innamorato di Cesira, sua amica di infanzia: una bella ragazza che suscita l'ammirazione di tutti. Cesira è d'animo gentile e vorrebbe sfuggire alla triste condizione di borgatara. A cambiare la vita di Cesira interviene Raimondi, un commerciante di stoffe, titolare del negozio dove lei lavora come commessa e che si innamora di lei: gli amici lo spingono in tutti i modi a provarci con la ragazza, chiedendogli poi dettagliati resoconti. Lui si fa prendere la mano e la corteggia fino a che non si becca un ceffone. Dispiaciuto, l'uomo va a casa di Cesira: le chiede scusa, le rivela le sue umili origini e le regala della stoffa. Non pago, la spinge a diventare negoziante di stoffe e le presta il denaro per avviare l'attività. Cencio, appena uscito dal carcere, viene a sapere della cosa e ci resta male perché ama Cesira ed è molto geloso. Per recuperare punti agli occhi della ragazza si offre di aiutarla a vendicarsi di tutti i bellimbusti che l'hanno insidiata, cioè i titolari dei negozi che hanno provato ad approfittare di lei e l'hanno costretta a licenziarsi. Così si reca dal primo di questi, il commendator Cestelli, e si imbuca alla festa del suo venticinquesimo anniversario di nozze per ricattarlo, riuscendoci. Poi va dal secondo e gli ruba un prezioso orologio; infine è il turno del commendator Maghetti, il cui negozio è però ispezionato dalla polizia tributaria. Approfittando della situazione, Cencio cambia strategia e anziché ricattare il Maghetti decide di truffarlo: si finge funzionario del Ministero delle finanze e millanta di poter accomodare tutto con un concordato, a patto che il commerciante gli paghi dei soldi e dichiari tutto il suo reddito. Cencio, saputo che Cesira ha venduto a poco prezzo il prezioso orologio rubato al secondo commerciante, decide di andarlo a recuperare e fingendosi un carabinier
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